È il 16 ottobre del 1943, il “sabato nero” del ghetto di Roma. Alle 5.15 del mattino le SS invadono le strade del Portico d’Ottavia e rastrellano 1024 persone, tra cui oltre 200 bambini. Due giorni dopo, alle 14.05 del 18 ottobre, diciotto vagoni piombati partiranno dalla stazione Tiburtina.
Dopo sei giorni arriveranno al campo di concentramento di Auschwitz in territorio polacco. Solo quindici uomini e una donna (Settimia Spizzichino) ritorneranno a casa dalla Polonia. Nessuno dei duecento bambini è mai tornato…
La retata coinvolse 1259 persone, la quasi totalità della popolazione ebraica di Roma, e venne effettuata dai membri della Gestapo in collaborazione con alcuni funzionari fascisti.
Area della passeggiata:
Portico d’Ottavia, Sinagoga, via dei Giubbonari, Campo de’ fiori, Ponte Sisto, via della
Lungara (rione Trastevere, sede del Collegio militare di Palazzo Salviati dove furono
trasferiti provvisoriamente le vittime del rastrellamento)